Leonte di Roccaspromonte

La pelle di leone era un importante attributo di Ercole, ottenuto nella prima delle sue dodici fatiche, quella contro il leone di Nemea che aveva una pelle invulnerabile a qualsiasi arma. Ercole astutamente, prima lo stordì con la clava e poi lo strozzò a mani nude. Dopo averlo vinto, lo scuoiò e usò la pelle come scudo nei combattimenti. Forse questa leontè era posta in origine intorno al braccio di una statuina di Ercole, ma poteva anche essere solo uno degli attributi con il quale veniva rappresentato in un’offerta votiva. Fu trovata alla fine dell’800 in una località posta nelle vicinanze del luogo di ritrovamento, un secolo prima, di una straordinaria statua in terracotta raffigurante Atena, datata alla fine del V sec. a.C. e ora esposta al Kunsthistorisches Museum di Vienna. Il ritrovamento di questi due manufatti in aree limitrofe, fa supporre che nelle vicinanze vi fosse un santuario che ad oggi però non è stato ancora individuato.